UNA NOTTE SBAGLIATA
Per questo spettacolo sarebbe stato impossibile creare alcun suono prima dell’inizio vero e proprio delle prove, ovvero prima di vedere il corpo di Tano prendere vita sulla scena. Corpo che con il suo stare e il suo agire ha evocato giorno per giorno i suoni, i ritmi, le note e i rumori necessari al suo essere.
In Una notte sbagliata è la narrazione stessa con il suo ritmo diseguale a generare le pulsazioni sonore. I suoni riaffiorano dal passato sul filo di un ricordo, richiamati in causa dallo stato d’animo del protagonista, da una parola, da un nome. Tutto ciò che è udibile, come attraverso delle finestre sonore che vengono aperte e richiuse, può apparire, persistere, stratificarsi o morire senza una successione strettamente lineare. Le musiche presenti dialogano con il testo piuttosto che accompagnarlo. I rumori del quotidiano sono distorti e amplificati, emanano dal flusso stesso delle emozioni. Nasce così un paesaggio sonoro che pervade l’intera tessitura dello spettacolo, fin dentro le pieghe drammaturgiche del racconto.
Mirto Baliani
di e con Marco Baliani
regia Maria Maglietta
scena, luci, video Lucio Diana
paesaggi sonori Mirto Baliani
costumi Stefania Cempini
disegni Marco Baliani
produzione MARCHE TEATRO
[foto Marco Parollo]